“OH MIO DIO!” di Giorgio Amato, ANTEPRIMA@CASA DEL CINEMA di Roma
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Se avete già visto il trailer di questo film (in testa a questa recensione) so già cosa penserete: “Ecco un altro film che naviga sulla scia degli ormai noti “LUI E’ TORNATO” di David Wnendt e del remake italiano “SONO TORNATO” di Luca Miniero, dove si narra di una figura storica che ritorna dal passato e si scontra con la realtà di oggi…”
Sì, ma soprattutto NO.
Il “concepimento” della sceneggiatura di “OH MIO DIO!” di GIORGIO AMATO è infatti addirittura precedente al romanzo di Timur Vermes, di cui è protagonista Adolf Hitler e dal quale è stato tratto il film. Lo sviluppo di questa pellicola è poi, sì, successivo a quelle di cui abbiamo parlato, ma non è da collocarsi come una creazione sulla loro scia. Tutt’altro. Il loro unico vantaggio è quello di aver aperto la strada al genere, perché uscite prima.
Ma QUESTO film è completamente diverso: sotto certi aspetti molto più reale, concreto e vicino alla realtà di quanto hanno fatto e dato i precedenti. I contesti ed i linguaggi, i messaggi comunicati e il pretesto della scelta di utilizzare la testimonianza in video di due cameraman (da cui Gesù si fa seguire volontariamente per tutto il tempo) è drammaturgicamente innovativa. L’uso delle candid camera è diretto e ben finalizzato. E su questo si deve chiudere il paragone con gli altri film ed analizzarlo per quello che è.
“OH MIO DIO!” è un bellissimo Mockumentary che racconta la ricomparsa di Gesù ai nostri tempi. Ambientato a cavallo tra il 2016 e il 2017, si basa sul tema della “Parusia”, la seconda venuta di Gesù Cristo e di quanto la gente potrebbe prendere sul serio le sue parole e i suoi miracoli. Perché di miracoli se ne compiono, ed anche tanti. Ma la gente è maliziosa, malfidata, la gente non crede più, non riconosce più. E questo è infatti il grande cruccio di Gesù, che non viene creduto, non viene riconosciuto, ma classificato come un fenomeno mediatico dei nostri tempi: con un cinico pubblico che dapprima lo ascolta e lo eleva all’ennesima potenza per poi abbandonarlo, lasciarlo nell’indifferenza più totale, crudele e distruttiva. La bellezza e purezza della trama attraversa una serie di eventi che ci comunicano compassione, ingenuità delicata, amore e carità a contrasto con tutti i loro antipodi, catturando lo spettatore per tutto il tempo. Pur toccando un tema religioso così importante riesce a mantenere una obbiettività laica che coinvolge tutti con un’etica encomiabile. Un lavoro registico e attoriale di spessore che fa emergere nella figura del Cristo la ricerca della sua “umanità” sfuggendo da canoni convenzionali, la presenza attualissima del dubbio a contrasto dell’amore e del credo incondizionato verso il figlio in una Madonna dei nostri giorni e la luce sulla vera libertà delle scelte di vita di Maria Maddalena.
Il cast è ottimo: a partire dal protagonista CARLO CAPRIOLI (perfettamente immedesimato), passando dai credibilissimi apostoli (STEFANO FREGNI, VANNI FOIS, ALESSIO DE PERSIO, DANIELE MONTEROSI, DARIO MASCIELLO, MIMMO RUGGIERO, ACHILLE MARCIANO, FEDERICO MELIS, ANDREA OTTAVI, ARMANDO GRANATO, MARTIN LOBERTO), dalla figura della amorevole ANNA MARIA DE LUCA (Madonna), dall’intensa GIULIA GUALANO (Maddalena), fino a tutto il resto degli attori.
La crew è efficientissima: versatilissima, equilibrata e completa la fotografia di BRUNO CASCIO, ottima la qualità del suono di ROBERTO SESTITO, coinvolgenti le musiche di EUGENIO VICEDOMINI, ben curati il trucco di VITTORIO SODANO e i costumi di ELEKTRA DEL GAUDIO. Poetica la voce di ILARIA POCEDDU.
Alla conferenza stampa dopo l’anteprima il regista, tutta la crew e tutti i protagonisti si sono detti molto soddisfatti dell’operato svolto, definendolo amabilmente come un “lavoro a bottega”: fatto da artigiani del mestiere. Il merito va soprattutto al fatto che trattasi di una pellicola INDIPENDENTE, autoprodotta da una produzione nata ad hoc (la HAKA FILM). Il clima quindi, durante le riprese, è stato privo di pressioni dall’alto come sarebbe invece successo sotto l’etichetta di una major. Ma il risultato non ne ha risentito, anzi. E questo è un punto importante, perché realtà come queste permettono di creare sempre più prodotti di ottima qualità seppur a basso budget.
“OH MIO DIO!” esce nelle sale il 26 marzo 2018 ed è un film che consiglio assolutamente di vedere: che ha saputo coinvolgermi, appassionarmi, commuovermi, stupirmi, divertirmi. Una bellissima fiaba, dal sapore anche amaro in alcuni punti, ma che soprattutto ha saputo regalarmi bellissimi pensieri e propositi. Bisognerebbe vederne di più.
PAOLO RICCI