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Recensione: Pierluigi D’Ippolito @Bioparco di Roma

Il 26 gennaio alle ore 18:30 si è esibito presso la Sala dei Lecci del Bioparco di Roma il pianista Pierluigi D’Ippolito.

La stagione presso la quale si è esibito è quella della Camera Musicale Romana sotto la direzione artistica del soprano Elvira Maria Iannuzzi e che vede da oltre un decennio affacciarsi musicisti di fama nazionale ed internazionale senza dimenticare di dare spazio ai nuovi volti del concertismo italiano.

Pierluigi D’Ippolito è proprio questo: un nuovo volto del pianismo italiano.

Nato nel 2002 si presenta a soli 22 anni in un concerto di altissima levatura nonchè di difficoltà tecnica, un programma di sala degno dei più grandi concertisti che richiede uno sforzo mentale ed esecutivo fuori dal comune. Il M° D’Ippolito, diplomato con menzione d’onore, pluripremiato vincitore di concorsi in Italia ed all’estero si presenta con la Grosse Konzertfantasie über spanische Weisen S. 253 di Liszt, la Sonata n. 3  op. 28 di Prokofiev, Sonata Op. 1 di Berg per concludere con la Sonata in Si minore op. 61 n. 2 di Shostakovich.

Ciò che colpisce è la grande padronanza tecnica con cui l’audace pianista affronta un programma così complesso, una padronanza mista a sicurezza che gli permette di gestire il tocco in modo meraviglioso rendendo espressivo ogni passaggio in un continuo fluire di note che portano l’ascoltatore in un moldo incantato dove l’atonalità appare in tutta la sua espressiva bellezza. D’Ippolito riesce a passare da uno stato emotivo all’altro, da un brano al successivo e un autore al successivo senza perdere la concentrazione ed il filo emotivo che lega ogni composizione, come se non vi fosse una cesura tra un componimento e l’altro rendendo il programma estremamente organico e controllato.

Il pubblico in sala ha apprezzato notevolemente le capacità tecnico-espressive del pianista che lo ha portato a concedere due bellissimi bis tratti da Liszt e Rachmaninov.

Siamo certi che la Camera Musicale Romana abbia vinto ancora la scommessa presentando al pubblico un pianista che in futuro farà parlare molto di se conquistando le più grandi sale da concerto italiane ed internazionali.

Alessandro Decadi

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