“Mai più soli”: il Teatro Vascello celebra il sodalizio artistico fra Manuela Kustermann e Giancarlo Nanni
Manuela Kustermann, figura simbolo della sperimentazione teatrale che ebbe luogo nella Roma degli anni Sessanta, nonché co-fondatrice nel 1958 della cooperativa teatrale “La fabbrica dell’attore” insieme al compagno di vita e di scena Giancarlo Nanni – al quale è succeduta nella direzione dello Teatro Vascello – aveva pensato un titolo per l’interrotta stagione 2019/2020 che nell’era del Covid-19 potrebbe sembrare quanto mai profetico: “Mai più soli”.
In realtà, come appare ben evidente dal ventaglio degli spettacoli pubblicati in data odierna – in modo assolutamente eccezionale – sul portale del Teatro Vascello per ribadire al suo pubblico digitale ed al popolo italiano il ruolo centrale del teatro come rimedio all’isolamento e luogo principe dell’incontro fra culture diverse ed innovazione, il fine ultimo è quello di celebrare il sodalizio fra la Kustermann ed il geniale regista in occasione dei dieci anni dalla sua scomparsa nel 2010. A tal proposito, i titoli della rassegna sono: “Il gabbiano”, A come Alice”, “Il don Giovanni”, “La Locandiera e “Loretta Strong”.
Ad aprire la rassegna è “Il gabbiano” di Anton Céchov, curato originariamente da Nanni nel 1998 e ripreso dalla Kustermann nel 2018 in una versione che omaggia sia il compagno e la sua ricerca artistica sia la Cooperativa, i cui membri originali sono tornati in scena per festeggiarne i 50 anni di attività. In “A come Alice”, portato per la prima volta in scena nel 1970 al Teatro “La Fede” di Porta Portese e riproposto nel 2012, la Kustermann s’imbatte nuovamente nel Bianconiglio, il Cappellaio Matto, il Gatto del Cheshire e gli altri abitanti di Alice’s Adventures in Wonderland, romanzo pubblicato da Lewis Carroll nel 1865.
Alberto di Stasio, nella sua versione de “Il don Giovanni” di Molière, si distacca dal testo originale poiché immagina il servo Sganarello come una donna e lo fa interpretare dalla Kustermann, che già aveva indossato gli abiti maschili del principe di Danimarca e di Rosalinda di As You Like It. Nella “Locandiera” curata da Nanni nel 1992, invece, a cambiare è l’ambientazione, poiché il tutto si svolge in “un paese asiatico tra palme di neon e swing” e vede il famosissimo Roberto Herlitzka nei panni del Cavalier di Ripafratta. In “Moravia”, spettacolo voluto da Nanni nel 2007 in occasione del centenario della nascita dello scrittore, il regista ne ripercorre la vita e la sua passione per i viaggi. In “Loretta Strong”, infine, il regista “colloca la protagonista in un mondo parallelo, su un anello di Saturno nel tentativo di recupero della propria follia”.
Luca Pulejo