Otello @Palazzo Ferrajoli – Roma
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E’ in scena dal 16 settembre al 17 settembre 2017 presso il monumentale Palazzo Ferrajoli di Roma, l’Otello di W. Shakespeare.
L’opera è messa in scena dalla compagnia teatrale Controtempo Theatre, compagnia professionale fondata a Roma da Lilith Petillo, Pasquale Candela, Venanzio Amoroso e Danilo Franti.
Non è senza remore che la nostra redazione si è accreditata per vedere la rappresentazione di un’opera ormai trita e ri-trita, presentata e condita in tutte le salse oramai conosciute ove, certamente, la rappresentazione per mezzo di uno spettacolo itinerante, seppur interessante, non rappresenta di certo una grande novità artistica.
Con lo stesso timore ci si è accostati alla visione in quanto trattasi di una compagnia teatrale giovanile, giovani artisti in erba, con forse poca esperienza e con la preparazione artistica di cui godono purtroppo molti attori italiani, ovvero pessima.
Una lunga attesa ci separa dall’inizio puntale dello spettacolo.
La perplessità aumenta.
Forse gli attori non sono pronti? Certo tre rappresentazioni a sera danno più l’idea della commercializzazione del prodotto piuttosto che di un evento di qualità. I dubbi sulla serata sono sempre maggiori.
Però, si perché c’è un però! Fin dalle prime battute qualcosa succede, la parola scenica è affidata al celeberrimo Jago impersonato da Venanzio Amoroso. Improvvisamente si resta catturati dallo sguardo magnetico dell’attore, dall’eloquio rigoroso e puntale, dalla voce calda e maliziosa.
Qualcosa sta accadendo, ed in effetti è lo svolgersi della scena. Si succedono uno ad uno i vari personaggi interpretati dagli attori della compagnia che cominciano, pian piano con i loro modi scalpitanti a intrappolarci nello svolgersi della tragedia.
Generalmente quello che manca alle rappresentazioni classiche è il ritmo, quel ritmo della parola che o appare isterico oppure noiosamente stantio. Qui, è assolutamente perfetto, cadenzato al ritmo giusto, vero. I personaggi improvvisamente ci hanno catapultato nel teatro elisabettiano, noi e Shakespeare siamo magicamente contemporanei, lo spettacolo diventa, per noi, non più veritiero e plausibile ma realtà vissuta.
Quegli attori “sbarbatelli” diventano improvvisamente i protagonisti della storia che narrano, la recitazione non è più finzione ma momento storico e vero.
Raramente mi accade di trovare un attore davvero in gamba e Venanzio Amoroso lo è davvero, ricorda Alberto Lupo per lo sguardo intrigante e malizioso, ma ancor più raro è trovare una intera compagnia che si dichiara professionale ma che lo è veramente; ottima la spalla di Danilo Franti, in scena Cassio, ma una parola va spesa per l’intera compagnia: Paola Fiore Burgos nei panni di Desdemona, l’ottima interpretazione di Otello nei cui panni è vestito Valerio Pollio, Marco Guglielmi, Roderigo, Lilith Petillo, Emilia e Demetrio Paciotti in Montano.
Le titubanze di fronte alla compagnia sono svanite totalmente prima ancora della metà del secondo atto ma vengono deflagrate totalmente nel quadro finale, la morte di Desdemona e Otello.
Nessun attimo di esitazione, nessuna incertezza degli attori hanno portato il pubblico alla commozione emozionale della epica scena conclusiva di Otello, la tragedia consumata della calunnia e della farsa in atto. Il pubblico a stento ha trattenuto gli applausi prima del buio di scena.
Attori meravigliosi che possiamo definire veri professionisti. Sicuramente sentiremo parlare molto di loro.
Una regia ad opera di Lilith Petillo e Pasquale Candela, accurata e precisa, ottima la manifattura dei costumi.
Per voi cari lettori vi invitiamo a prenotarvi a quelle che vi assicuriamo una delle più belle rappresentazioni di Otello presso la pagina Facebook della Compagnia.
Alessandro Decadi
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