“Scannasurice” la metamorfosi dell’essere umano
Dal 20 al 25 ottobre 2020 sarà in scena al Teatro Vascello “Scannasurice” di Enzo Moscato. Scritto nel 1982, segnò “l’inizio” della sua carriera come autore ed interprete. Enzo Moscato è una delle figure più carismatiche del teatro partenopeo, è un drammaturgo, un regista e un attore italiano. Degno erede di Eduardo de Filippo, è però espressione del suo tempo per via dei temi trattati e del linguaggio utilizzato. Scannasurice ne è un esempio evidente: scritto dopo il terremoto, ne porta i segni.
«Ecco, io con Sсannasuriсe vedevo е percepivo le ferite, le faglie, le fratture dei nostri animi con lo stato precedente della vita e la cultura a Napoli» sostiene l’autore. Si tratta di una vera e propria discesa agli inferi nel labirinto districato dei quartieri Spagnoli. Discesa di Imma Villa che interpreta un personaggio androgino, un femminiello, una creatura senza identità quasi mitologica, figura tipica del teatro di Enzo Moscato. Imma Villa è una delle più brave attrici contemporanee di teatro, e per questo spettacolo ha ricevuto il Premio Mario Mieli 2018 come miglior interprete e il Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017 come miglior interprete di monologo.
Imma Villa si distingue per un’interpretazione complessa e profonda con la quale affronta questo ruolo. Un monologo ininterrotto di sessanta minuti, che del personaggio esalta l’ambiguità e l’eccesso. In un dialetto lirico e suggestivo, la creatura a metà tra l’osceno e il sublime distilla imprecazioni esilaranti, filastrocche popolari e antiche memorie in un’alternanza di ritmi e di sonorità, rendendo un testo ed uno spettacolo propriamente caratterizzato dalla parola profondamente affascinante. La regia di Cerciello coniuga qui i due finali scritti da Moscato in due momenti successivi: il primo nel 1982, il secondo, su impulso di Annibale Ruccello che ne fece la regia due anni dopo. Di una morte simbolica comunque si tratta, nel segno di un pessimismo che lascia poche vie di fuga.
SCANNASURICE
di Enzo Moscato
regia Carlo Cerciello
con Imma Villa
scene Roberto Crea
costumi Daniela Ciancio
suono Hubert Westkemper
musiche originali Paolo Coletta
disegno luci Cesare Accetta
produzione Elledieffe, Teatro Elicantropo
Premio Mario Mieli 2018 ad Imma Villa come Miglior interprete
Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017 ad Imma Villa come Miglior interprete di monologo
Premio della Critica (A.N. C. T.) 2015 come Miglior spettacolo
Premio Annibale Ruccello 2015
Premio PulcinellaMente 2015
di Cinzia Salluzzo Rovituso