Ottima la riuscita della seconda rappresentazione dell’anno di Tosca, andata in scena il 16 gennaio alle ore 20.00 al Teatro dell’Opera di Roma.

L’amalgama tra l’orchestra, magistralmente condotta dal M° Michele Mariotti,  ed i cantanti ha suscitato forti emozioni; mai sovrastante le voci, ha saputo donare enfasi ad ogni scena rimarcando le emozioni dei personaggi e caratterizzando le singole espressioni vocali.

Il soprano Saioa Hernández ha saputo esprimere al meglio le pulsioni interiori di Tosca, mostrando tutte le sue fragilità ma al tempo stesso una forza decisionale che deriva dall’amore incondizionato verso Mario Cavaradossi, interpretato dal tenore Gregory Kunde. Riuscita l’interpretazione del basso Gevorg Hakobyan, il Barone Scarpia, che è riuscuito ad esprimere attraverso la sua voce la freddezza e crudeltà del personaggio.

Degna di menzione è la straordinaria scenografia, nell’allestimento del 1900, che ha restituito con grande freschezza l’idea che era nella mente del compositore.

Possiamo affermare senza preoccupazione di smentita che l’insieme della scenografia, dei cantanti coinvolti e dell’esecuzione musicale fanno della Tosca una rappresentazione di successo che nonostante l’età ha ancora da tanto da insegnare, stupire ed appassionare.

Alessandro Decadi